Meno otto giorni al Natale e io invece che proporvi biscottini e dolcetti mi presento con una teglia di cavoli, probabilmente l’ortaggio esistente più bistrattato, secondo solo alla barbabietola. Che vi devo dire, quest’anno va così. Questo dicembre mi sta scivolando via dalle dita velocemente, incapace di essere abbastanza rapida nel chiudere le mani e afferrarne velocemente un pezzetto, per viverlo a pieno con l’atmosfera che porta con sé e crearne qualcosa di magico, che enfatizzai ancora di più quello che c’è nell’aria.
Detto questo, la ricetta che vi propongo è buona davvero. Per quel che riguarda la mia cucina, gli involtini di verza sono una conquista piuttosto recente, in quanto da mia mamma non è un piatto conosciuto ed io non ne ero mai stata troppo attirata. Eppure è bastato farli una volta per ricredermi totalmente, dato che a seconda degli aromi e degli ingredienti che usiamo per il ripieno, questi fagottini acquisiscono sempre nuova identità. Farò outing ammettendo che il più delle volte sono un modo simpatico e buono per dare nuova veste ai tanti rimasugli nel frigorifero, ma ammetto che quando la ricetta è un po’ più pensata riescono ancora meglio, almeno per me :-) .
In questo caso c’è l’aroma nocciolato della quinoa, la consistenza delle lenticchie che ben si sposano con le noci, olive, timo e buccia di limone per dare un tocco finale profumato. Poi c’è la verza bellissima e scurissima dell’orto dei mie genitori, perché si sa, il segreto per un buon piatto è quasi totalmente l’uso di ingredienti di qualità. Lasciate perdere quelle specie di palle da bowling che si trovano nei supermercati e cercate di comprare l’ortaggio da un contadino della vostra zona, vedrete come la verza avrà nuova vita in cucina. :-)
Ingredienti per 8 involtini:
8 foglie grandi di verza
60 gr quinoa
100 gr lenticchie piccole (le mie non necessitavano ammollo)
30 gr noci sgusciate e tritate
60 gr olive nere snocciolate di qualità, tritate
mezza cipolla bianca
2 spicchi d'aglio
scorza grattugiata di mezzo limone non trattato
4 rametti sfogliati di timo
1 cucchiaio prezzemolo tritato
1 foglia di alloro
sale marino integrale
pepe
1-2 cucchiai olio evo
pan grattato integrale q.b.
Per il sugo al pomodoro:
mezza cipolla bianca
300 ml salsa di pomodoro (la mia è del tipo “rustico”… è quella della mamma ;-) )
sale marino integrale
1-2 cucchiai olio evo
Procedimento per gli involtini:
Come prima cosa laviamo sotto acqua corrente le lenticchie, mettiamole in un pentolino e copriamole con acqua di 2 cm superiore al loro livello. Aggiungiamo uno spicchio d’aglio sbucciato e la foglia d’alloro, poniamo su fuoco basso e dal momento dell’ebollizione cuociamo coperte per 30-35 minuti, o comunque finché non sono tenere. Saliamo solo 10 minuti prima di spegnerle. A cottura ultimata l’acqua dovrebbe essere stata tutta assorbita, se così non fosse scoliamole, eliminiamo l’aglio e l’alloro, riserviamole.
Intanto laviamo sotto l’acqua fredda anche la quinoa e mettiamola in un pentolino con il doppio del suo volume di acqua e un pizzico di sale. Mettiamo su fuoco basso, copriamo col coperchio e cuociamo fino ad assorbimento totale (circa 15-20 minuti). Sgraniamola con una forchetta e riserviamola.
Tritiamo finemente la mezza cipolla e mettiamola in una piccola padella con un cucchiaio di olio, facciamola soffriggere dolcemente mescolandola spesso, quando si è ammorbidita aggiungiamovi anche uno spicchio d’aglio sbucciato e tritato. Continuiamo a cuocere a fuoco medio per 2-3 minuti, spegniamo e versiamo il tutto in una capiente ciotola.
Nella stessa ciotola versiamovi le lenticchie e la quinoa ormai tiepide, mescoliamo e aggiungiamovi le noci e le olive. Mescoliamo, uniamo la buccia di limone, il timo, il prezzemolo, 2 cucchiai di pan grattato e una spolverata di pepe. Rimestiamo, assaggiamo e aggiustiamo di nostro gusto.
Mentre il ripieno riposa e i sapori si amalgamano, eliminiamo la parte finale della costa centrale alle foglie di verza e tuffiamole in acqua bollente per 2-3 minuti. Scoliamole e versiamole in una ciotola piena di acqua fredda.
Prepariamo gli involtini: tamponiamo tutte le foglie di verza con uno strofinaccio pulito, mettiamole su una superficie piana e posizioniamo al centro di ognuna 1-2 cucchiai di ripieno, appiattendolo leggermente col palmo della mano. Chiudiamo prima i lati della foglia e poi cominciamo ad arrotolare partendo dal gambo, fino a formare un pacchettino che, nel caso, possiamo sigillare con 1-2 stuzzicadenti. Poniamo su di una teglia antiaderente, versiamo su ogni involtino 1 cucchiaio di sugo e inforniamo a 220° per 30-40 minuti. Serviamoli caldi.
Procedimento per il sugo:
Tritiamo finemente la cipolla e facciamola imbiondire in una padella con l’olio e un pizzico di sale, mescolando spesso. Quando è tenera versiamovi la passata, saliamo, abbassiamo il fuoco e facciamo sobbollire per una decina di minuti (se in cottura diviene troppo denso aggiungiamovi mezzo bicchiere d’acqua). Usiamolo come indicato nella ricetta.
Con questa ricetta partecipo alla raccolta di dicembre di Salutiamoci che questo mese è ospitato da Francesca di La Tana del Riccio (il prossimo mese tocca a me :D ) e ha come ingrediente da utilizzare le crucifere a foglia. Ormai conosciutissimo da tutti, Salutiamoci è il progetto che ha come scopo quello di divulgare la cucina sana, buona e di stagione, unendo ai piaceri della gola la conoscenza dello strettissimo legame che c’è tra alimentazione e salute. Fondamentale è la tabella che spiega in maniera schematica e chiara quali sono i cibi da preferire e quelli da evitare.
Un abbraccio e a presto.
Katy, ne abbiamo già parlato, del mood che si respira nei nostri blog e ben vengano le ricette "da tutti i giorni" anzichè panettoni, pandori (che poi: chi ha tempo anche solo di pensarli???) e cose del genere. Questi involtini sono bellissimi e dato che io adoro le verze (e le barbabietole ;) ) , credo ce te li copierò! brava
RispondiEliminaMi sto immaginando quel mix di quinoa, lenticchie, noci, olive e limone..... Potrei svenire sul monitor O_O
RispondiEliminaBuono, buonissimo. Certo gli ingredienti sono ottimi: a km 0 e genuini al 100%. Bravissima!!
Noo bistrattata da chi? La verza è paradisiaca secondo me! Mi ci son fatta delle scorpacciate da farmi venire il mal di pancia! Gli involtini di verza in casa mia son sempre stati quelli ripieni di carne, l'anno scorso ho provato anch'io un ripieno alternativo in cui c'erano le lenticchie, ma questo dev'essere stellare! Penso proprio che lo potrei tranquillamente proporre a tutti e ottenere grandi consensi :) grazie Katy
RispondiEliminaun bacione
Io nella verza metto spesso l'orzo perlato e già avevo in mente di usare, anche per accostamento cromatico, le lenticchie rosse... con la tua ricetta mi sono convinta ancora di più che anche questo legume deve finire nel ripieno e l'aggiunta della quinoa mi stuzzica! Brava, amo queste idee ricche di ingredienti! E quanto è bella la verza come verdura? Quelle vene mi fanno pensare alle radici forti di un albero...
RispondiEliminaAppetitose!!!
RispondiEliminaAPPETITOSE per davvero :))))))))))))))) (mi rifaccio al discorso su FB della Camy di poco fa ;)))))
RispondiEliminaIo adoro le brassicacee, le verdure più puzzone dell0'inverno lo so, ma buone come loro....nessuno mai! Fai i complimenti ai genitori Girovegando perchè la loro verza è super fotogenica ;)
sarà anche bistrattato ma è buonissimo quindi ben vengano ricette così!! :-)
RispondiEliminaBuonissimi :P Io li ho fatti simili poco tempo fa, senza quinoa, e con l'aggiunta di qualche capperino e pomodoro secco nel ripieno...ma sempre con la verza dell'orto del babbo! E' una vera fortuna poter usare e poi gustare ingredienti così ;)
RispondiEliminaA presto!
che bel colore la tua verza!io adoro gli involtini di verza, ormai li faccio in mille modi.Con la quinoa però ancora mi mancavano.Bella idea.
RispondiEliminaChe bella idea!Da leccare i baffi!
RispondiEliminaBacioni da Grecia,carina!
Quanto mi piacerebbe poter vedere l'interno di questi involtini! Devono essere strepitosi!
RispondiEliminabellissima ricetta ma ho una domanda, il passaggio del forno si può saltare magari cuocendo di più la verza? O è indispensabile? Valentina
RispondiEliminaCiao Valentina, francamente non saprei… considera che se non passi l’involtino in forno lo mangerai freddo e, ovviamente, il gusto ne risentirà parecchio. Inoltre se cuoci la verza totalmente, come se dovessi mangiarla normalmente, diverrà molto delicata e sarà molto complicato arrotolarla senza rompere le foglie.
EliminaQuindi diciamo che anche senza il passaggio in forno sono mangiabili, ma non credo sarà proprio la stessa cosa :-)
Un abbraccio
Mmmh penso proprio che tu abbia ragione, allora lì proverò nel week end con un po' più di calma :) grazie mille e complimenti per il blog sempre bellissimo e di ispirazione! Valentina
EliminaEccomi, scusa per il ritardo!!
RispondiEliminaQuesti involtini sono la fine del mondo.. ci credi che ne mangerei uno ora??
Grazie mille per il tuo contributo, un abbraccio!
Ciao!
RispondiEliminaVolevo ringraziarti per aver partecipato a Salutiamoci di dicembre!
Questa ricetta mi è particolarmente piaciuta ed ho inserito foto e link al post conclusivo. Se non fossi d'accordo sulla pubblicazione della foto (ho specificato che è opera tua!) ti prego di farmelo sapere tramite mail latanadelriccioblog[at]gmail[punto]com e la toglierò immediatamente.
Grazie ancora,
Francesca
Ma figurati Fra, non farti questi problemi!
EliminaNon puoi che farmi contenta :D
Grazie a te <3
Bella questa ricetta, potrei pensare di riproporla con le lenticchie germogliate.
RispondiEliminaSecondo me verrebbe ancora più buona!