Quanto tempo ci vuole per innamorarsi?
Di uno sguardo, di una foto, di una persona, di un animale, di un piatto, di un tramonto… di quanto tempo abbiamo bisogno per sentirlo scivolare fino al primo strato del nostro cuore, per poi farlo arrivare in quello profondo, sotto la superficie, così da chiuderlo, suggellarlo e farne qualcosa di intimo e nostro?
Per innamorarsi basta davvero un’ora, o c’è bisogno di giorni, mesi, per raccogliere quante più emozioni possibili quella determinata situazione/cosa/persona ci suscita, unirle tutte insieme in un grande collage che possiamo guardare da lontano e vedere che il sentimento creatosi assomiglia per certi -tanti- aspetti all’amore?
Secondo me le storie d’amore sono fatte di quotidianità, di azioni ripetute, di sapori complessi che hanno bisogno più di un assaggio per essere compresi, di condivisone, di ripetitività che non sia mai monotonia. Quell’amore così diventa parte di te, e puoi emozionarti ogni volta pensando a quei tramonti dalla bellezza struggente che tingono tutto il cielo di rosa, sorridere quando il tuo micio strofina il suo musino contro il tuo naso e ti guarda dicendoti un milione di cose, sentirti coccolata quando tua mamma, anche se non sei più piccola, ti sbuccia ancora la frutta.
Ho sempre pensato che non si smette mai di amare qualcuno o qualcosa, anche se le storie finiscono o non abbiamo più modo di vivere certe situazioni. Se il sentimento si è rannicchiato dentro di te rimane lì, magari cambia forma, ma non svanisce, e quando meno te lo aspetti torna fuori -anche solo per un momento- per farti sentire la sua presenza con un brivido che ti corre lungo la schiena, e ti ritrovi a sorridere senza capirne bene il motivo.
Per questo penso che il tempo impiegato ad amare sia il tempo speso nel migliore dei modi e non va mai rimpianto, anche se amare spesso vuol dire lasciarsi addomesticare e si arrischia di piangere un poco se ci si è lasciati addomesticare… direbbe un famoso aviatore caduto nel deserto.
Può esserci amore in tutto quello che facciamo, anche nel preparare la prima insalata che strizza l’occhio alla primavera, col sole che filtra dalle finestre e le mani che si profumano di menta spezzettata.
Per la ricetta ho preso spunto da La tartine gourmande
Ingredienti per 2-3 persone:
300 gr cavolo cappuccio rosso
2 coste tenere di sedano
mezza mela acidula, croccante
4-5 ravanelli
una manciata di anacardi tostati
Per il condimento:
3 cucchiai di olio evo
succo di mezzo limone grande
sale
pepe
menta fresca tritata
Procedimento:
Eliminiamo la costa centrale dura al cavolo e mettiamole nel frullatore assieme al sedano. Azioniamo a scatti fino ridurre tutto in pezzetti minuscoli. Mettiamo in una ciotola e aggiungiamovi le fette di mela e i ravnelli tagliati sottilmente. Uniamovi gli anacardi tostati e spezzettati.
Uniamo gli ingredienti del condimento in una tazzina e versiamoli sull’insalata, mescoliamo, facciamo riposare una decina di minuti e serviamo.
Un abbraccio e a presto.
Che meraviglia!!! colori spettacolari, foto bellissima e anche la ricetta ... pensa che ieri ho comprato proprio il cavolo viola e pensavo a qualche ricetta ... grazie mille! ^_^
RispondiEliminaSei dolcissima!! Che belle immagini e che bei ricordi evocano le tue parole.. ricordi ed emozioni che sembrano dimenticati, ma in realtà sono sempre stati lì, nascosti sotto il "secondo strato", e non ci hanno mai lasciati soli.. <3 :)
RispondiEliminaE' appena successo. Mi sono innamorata di questa foto (un vero colpo di fulmine), di questo post così vero (accidenti come lo sento) e delle emozioni che le parole sanno ogni volta regalarmi, eppure ci sono abituata, le mastico da sempre, ma continuano a provocarmi un sussulto... tu le metti in fila e io le assorbo, come fossero mie... e sono mie anche quelle domande aperte che continuamente mi pongo... la risposta è spesso annidata lì, nel vivere quotidiano, in tutti i buongiorno che ci sussurriamo ogni mattina, nelle giornate che scorrono una dietro l'altra, nel tempo che è saggio, a volte più di noi...
RispondiEliminaLa ripetitività che non è monotonia: il segreto dello stare insieme, BENE, è racchiuso qui.
Ripenso alla mela grattuggiata che mi preparava mia mamma, dolce e morbida, che si anneriva subito... e ti porgo un mazzo di chiome di ravanelli, altro che fiori, hanno più valore... :-)
l'amore è un sentimento complesso che può avere diversi risvolti.Muta come le stagioni e proprio come le stagioni si sussegue ma non si ripete mai uguale a se stesso.Bisogna imparare a coglierne le sfumature, i lievi cambiamenti, così come bisogna saper accogliere quei fenomeni naturali che ti destabilizzano al momento, perchè troppo forti.Ci sono persone che hanno l' impatto sconvolgente di un terremoto e ti cambiano la vita in due minuti...poi ci sono quelle come le infiltrazioni d'acqua nelle grotte, che scavano, scavano pian piano goccia a goccia.
RispondiEliminain ogni caso, bisogna viverle le emozioni.
questa foto è piena di delicata bellezza.
Per innamorarmi di questo piatto mi ci sono voluti due minuti,meraviglioso!!!
RispondiEliminaIo di questo piatto mi sono innamorata in meno di un secondo!! Stupendo!
RispondiEliminaSono domande che non mi sono posta per ora, non riferite a un rapporto d'amore perlomeno, anche se possono essere sicuramente rivolte ad altri tipi di situazioni, e di relazioni. Credo che a volte possa davvero verificarsi, quell'amore che scoppia all'istante e che ti prende fino ai mignoli dei piedi, ma deve essere senz'altro cementato da dimostrazioni e conferme quotidiane, altrimenti è un nonnulla svanire altrettanto velocemente. Sai, sorrido perchè una frase in particolare sembra rivolta a me, "il tempo impiegato ad amare sia il tempo speso nel migliore dei modi e non va mai rimpianto", è qualcosa che mi è successa spesso alla fine di un rapporto di qualsiasi genere, ma è un sentimento che ho imparato a mettere da parte una volta capito che quello che era successo faceva davvero parte del passato. A volte si è trattato di rivalutare i sentimenti che provavo per una determinata persona, altri, secondo me, è stato sinonimo che in realtà, avevo smesso di amare. Mi chiedo piuttosto perciò se sia possibile smettere di amare, o se quando lo si crede, si ha in realtà ancora qualcosa in sospeso. Non cerco una risposta da te eh, immagino che lo capirò col tempo :)
RispondiEliminaDevo ancora imparare così tanto, sull'amore! A riconoscerlo, a riceverlo, a regalarlo. Penso davvero di dover essere addomesticata, sai.
Di sicuro, c'è che amo la primavera! è arrivato il tempo di queste insalate colorate e luminose, che sprigionano, beh, sì, amore.
carino che abbiamo fatto un'insalata quasi uguale, si vede proprio che la Primavera ci ispira sensazioni simili! ;)
Visto che ho un cavoletto rosso in frigo voglio proprio provare la tua versione.
un bacione Katy
che chiacchierona che sono!
EliminaCiao Katiuscia la foto della tua insalata mi ha conquistata al primo sguardo, l'equilibrio della perfetta cromia di pieni e vuoti di bianchi e scale di rosa, rosso,viola davvero uno stupendo omaggio alla primavera che si avvicina ed all'inverno che ancora dona.
RispondiEliminaDi getto la foto e le questioni che poni mi riportano alla mente una frase awaiana che all'incirca recita che anche se alcuni di coloro che abbiamo conosciuto e conosciamo prendono strade diverse "nessuno è perduto nessuno è dimenticato". Un abbraccio.
Io mi sono appena innamorata, Katy...questa foto, santocielo questa foto <3
RispondiEliminaAnche per me l'innamoramento per questa insalata è stato istantaneo! Colori incantevoli...piacevolissimo l'accompagnamento con i tuoi pensieri sull'amore, che condivido appieno parola per parola :) Un abbraccio, a presto ;)
RispondiEliminaSalve!
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Questi sono i piatti che ti fan sedere a tavola con il sorriso... Giá solo a vederli! Un'esplosione di colori favolosa! Complimenti!
RispondiEliminaTerry
Grazie sei meravigliosa!!
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