martedì 19 agosto 2014

Conservare i pomodori: tre modi semplici e veloci


Conservare i pomodori

Vorrei riuscire a raccontarvi tante cose, spiegarvi il perché di questa assenza prolungata, di come trascorro le giornate di un’estate capricciosa, dove sembra sempre inizio autunno e mai agosto per davvero. Temo però di non avere le parole adatte ora, di non riuscire a concatenare i pensieri in maniera fluida e a trasmettere quello che sento.
Preferisco perciò evitare e lasciarvi le ricette, che più che ricette vere e proprie sono dei metodi furbi, che vi permetteranno di godere del sapore dei pomodori maturi anche in pieno inverno.
A parte i pomodorini secchi sottolio che sono una novità di quest’anno, le altre due preparazioni si fanno da sempre a casa mia assieme alla passata; ma se quest’ultima è piuttosto lunga da fare, questi non lo sono per nulla.
Basta avere prodotti di qualità e un po’ di spazio da occupare in casa e con la minima fatica avrete un prodotto ottimo da usare in decine di modi durante tutto l’anno.
Pomodorini secchi sottolio, al naturale in vaso o appesi: scegliete quella che preferite  o provatele tutte e tre, godendovi queste ultime settimane di sole in cui la natura ci regala ancora il meglio di sé... e cercate di invasettarne il più possibile, perché le conserve sono un vero salvacena durante i mesi più freddi dell’anno.

N.B. Mi raccomando di prestare la massima attenzione alle procedure di pulizia e sterilizzazione, soprattutto per quanto riguarda i sottoli, perché col botulino non si scherza!

1) Pomodorini secchi sottolio (per il procedimento ringrazio Alice e i suoi preziosi consigli)

Ingredienti:
pomodorini pachino o datterini maturi, più o meno tutti della stessa dimensione
sale
aceto di vino
olio evo
spicchi di aglio sbucciati
basilico fresco o origano essiccato

Procedimento:
Come prima cosa laviamo e asciughiamo i pomodori, tagliamoli a metà e posizioniamoli nell’essiccatore senza sovrapporli, con il lato tagliato rivolto verso l’alto. Cospargiamoli tutti con un po’ di sale e facciamoli essiccare a 55° per circa 30 ore, o comunque finché non sono totalmente privi di umidità all’interno.
Quando sono pronti riempiamo una pentola con metà dose di acqua e metà dose di aceto di vino bianco (la dose cambia a seconda di quanti ne avete, io ho usato un litro di ognuno) e poniamo sul fuoco.
Quando raggiunge l’ebollizione versiamovi i pomodorini e 2 spicchi d’aglio tagliati a metà e privati dell’anima centrale. Dal momento in cui l’acqua riprende il bollore facciamo cuocere per 40-60 secondi e scoliamoli in uno scolapasta.
Posizioniamo i pomodorini e l’aglio su di uno strofinaccio pulito (possibilmente lavato senza detersivi chimici), stando attenti a non sovrapporne nessuno, copriamo con un altro strofinaccio e facciamoli asciugare completamente. Ora sono pronti per essere invasettati.

Pomodorini secchi sottolio

Laviamo dei vasi di vetro con acqua bollente e sapone, sciacquiamoli, facciamoli asciugare e sterilizziamoli assieme ai coperchi in forno a 100° per 30 minuti. Quando sono pronti iniziamo a disporre i pomodorini secchi, pigiandoli leggermente verso il basso e alternandoli a qualche pezzetto di aglio e foglie di basilico fresco lavate e asciugate o origano essiccato. 
Quando il vaso è pieno versiamo a filo olio extra vergine d’oliva finché tutti i pomodori ne sono perfettamente ricoperti. Copriamo con un distanziatore in plastica di modo che ne siano sempre sommersi, chiudiamo col coperchio e riponiamo in dispensa. Dopo 1-2 giorni controlliamo il livello dell’olio e se i pomodori ne hanno assorbito molto ed è calato di parecchio, aggiungiamone dell’altro. Conserviamoli fino al momento di consumarli; se la procedura è stata eseguita correttamente durano anche un anno.

Pomodorini secchi sottolio

2) Pomodori al naturale in vaso

Ingredienti:
pomodori maturi: pachino, datterini o San Marzano
foglie di basilico fresco (opzionale)

Procedimento:
Laviamo e asciughiamo i pomodori e tagliamoli a metà, indifferentemente dal tipo scelto: se sono pachino togliamo un po’ di semi spremendoli leggermente; se datterini basterà solo tagliarli e se sono San Marzano andrà tagliata anche la parte dura centrale.

Pomodori in vaso

Ora mettiamoli all’interno di vasi di vetro lavati e sterilizzati (in forno a 100° per 30 minuti), e premiamoli leggermente verso il fondo, di modo che i vasi siano ben pieni, altrimenti dopo la bollitura risulteranno mezzi vuoti. Se vogliamo aggiungiamo anche qualche foglia di basilico fresco.
A questo punto chiudiamoli con tappi nuovi e procediamo alla sterilizzazione e al sottovuoto: mettiamo i vasi in piedi in una pentola, separiamo ognuno dall’altro con degli strofinacci (di modo che non si rompano durante la cottura) e copriamoli con acqua fredda 3-4 cm oltre la loro altezza. Mettiamoli sul fuoco e dal momento dell’ebollizione facciamoli cuocere per 20 minuti. Spegniamo, chiudiamo col coperchio e lasciamoli lì dentro finché l’acqua non si è completamente raffreddata.
Ora sono pronti per essere conservati in dispensa ed essere usati all’occorrenza in tutte le preparazioni in cui si richiede pomodoro fresco, aggiungendo olio e sale: fare sughi, farcire pizze e focacce.
Si conservano per anni senza problemi.

Pomodori in vaso

3) Pomodori appesi

Ingredienti:
pomodorini pachino attaccati al ramo (anche se non sono tutti maturi non importa), NON LAVATI

Procedimento:
Fare passare uno spago attorno ai rami più grandi (come si vede nella prima foto), appenderli lungo il soffitto e lontani dalle pareti (va benissimo una soffitta o una cantina).
Col passare dei mesi i pomodori seccheranno lentamente, quelli verdi matureranno, e non ne cadrà nessuno.
Quando vorremo utilizzarli basterà staccarli, lavarli e usarli come fossero freschi: ottimi per fare il sugo di pomodoro fresco o da aggiungere alle verdure al forno.

Così avrete una boccata d’estate anche nelle sere d’inverno più rigide, rispettando comunque la stagionalità.
Un abbraccio e a presto.

11 commenti:

  1. Che bel post! dei tre metodi mi mancano solo quelli appesi... quasi quasi...

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  2. Che meraviglie..... Le foto parlano da sé. Non vedo l'ora mi arrivi l'essicatore per farmi scorte di pomodorini secchi per l'inverno ^_^
    Grazie per i consigli, sei preziosa tesoro ^_^
    Un bacione.

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  3. Consigli fantastici, davvero utili! Grazie e smackkk

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  4. Quanti vasi di pomodori e passata ho fatto anche io questa estate...e a dire il vero ancora non ho finito :) Però non ho fatto un così bel reportage...
    Sai che non conoscevo l'ultima modalità di conservazione, quella dei pomodori appesi? Se riesco a lasciare qualche grappolo di pachino lo provo!

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  5. Ciao Kati! Anche a me questo autunno anticipato (anche se è la mia stagione preferita) ha influito sul mio stato d'animo in un modo che non riesco a spiegare! Avevo proprio bisogno di sole, per ricaricarmi...
    Passando alle tre modalità da te proposte, non conoscevo la seconda! Le altre si usano moltissimo a casa dei miei! Ho proprio una valanga di pomodorini dell'orto da conservare, prima che vadano a male! Non mi resta che provare con il tuo secondo metodo!;) baci e a presto!

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  6. Eppure io continuo a sperare che tu torni.

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  7. Ciao!
    Seguo il tuo blog e tramite bloglovin mi arrivano le notifiche dei tuoi post. Anzi, mi arrivavano :(
    Dove sei finita? Torna presto con le tue ricette, con le tue magnifiche foto e con le tue parole.
    Ti aspettiamo!

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  8. Che bello allora posso fare anche io i pomodori appesi in casa, pensavo fosse cosa da fare solo al sole! Grazie :)

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  9. Barattolo si mette a bollire senza tappo?

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