giovedì 21 novembre 2013

Zuppa di castagne e cannellini


Hai presente quando hai solo voglia di restare in pigiama, sul divano, sotto la coperta? Quando le ore passano e sai che devi alzarti, perché ci sono un’infinità di cose da fare e il tempo, nonostante tutto, non basta mai. Quando guardi il mondo fuori dalla finestra e lo vedi troppo brutto, troppo grigio, troppo crudele, troppo arrogante per potere mettere anche solo il naso fuori di casa e l’unica cosa che ti solleva l’animo è tirare ancora più su la coperta, fino a che di te si riescono a vedere solo gli occhi. 
Io le chiamo le giornate dell’abbruttimento, quando se seguissi la mia testa le passerei soltanto a mangiare dolci e cioccolato a quintali. Ahimé capitano più spesso di quanto vorrei e così ho imparato a non assecondarmi totalmente -se non voglio morire precocemente di diabete…- e a rifugiarmi in piatti comunque dolci, ma sani.
Questa zuppa ne è l’esempio. Fuori piove, il mio umore è più tetro del tempo e mi sono avanzate delle castagne dalla sera precedente… è così che nasce il comfort food all’ennesima potenza.
Suvvia, tiriamoci fuori dalla coperta e iniziamo a prepararla! :-)

Ingredienti per 4 persone:
2 porri piccoli
300 gr zucca violina (peso al netto di buccia e scarti)
400 gr castagne cotte e sbucciate
40 gr funghi secchi (io finferli)
400 gr fagioli cannellini cotti e scolati
1 litro brodo vegetale caldo
timo fresco
sale, pepe, olio evo

Procedimento:
Mettiamo i funghi in una ciotola di vetro, copriamoli con acqua calda e facciamoli rinvenire per almeno 30 minuti. Intanto mondiamo e laviamo le verdure, tagliamo a rondelle sottili il porro (compresa la parte verde) e la zucca a cubetti piccoli.
Versiamo il porro con 3 cucchiai di olio in una capiente pentola, mettiamo su fiamma moderata e facciamo soffriggere per 4-5 minuti mescolando, aggiungiamo la zucca e le castagne. Rimestiamo e uniamovi i funghi scolati, i cannellini e 2 rametti interi di timo. Copriamo con il brodo, mettiamo il coperchio, abbassiamo la fiamma e continuiamo la cottura per 25-30 minuti minuti. 
Assaggiamo e, nel caso, aggiustiamo di sale. Eliminiamo i rametti di timo, preleviamo metà della zuppa e frulliamola nel mixer, rimettiamola nella pentola con la restante e scaldiamo brevemente mescolando.
Serviamola con del timo fresco, una grattata di pepe e, se gradito, un filo d’olio a crudo.


All’ultima cucchiaiata starete meglio, ve lo assicuro.
Un abbraccio e a presto!

12 commenti:

  1. a me non capitano mai...cioè, non capita mai di aver voglia di stare a letto, ma in compenso ho sempre voglia di ritornarci! Adesso, in studio, con l'abbiocco galoppante, sogno un letto/divano su cui lanciarmi e guardare la tv con una mela cotta in mano. Giuro^_^ Questa minestra è bellissima, e io che adoro le castagne, devo segnarla. Poi magari passerà un po' di tempo (le tollero poco, ecco), ma la farò! Bacio katy

    RispondiElimina
  2. conosco quel mood da imbruttimento, haimè! Non mi capita spesso, fortunatamente, e una bella corsa al parco mi fa scrollare abbastanza velocemente la brutta sensazione. Poi dolci, da fare e gustare, anche per me :))))
    zuppa stuzzicante e foto strepitose!
    buona giornata cara,
    Sissa

    RispondiElimina
  3. Le giornate pigre chiamano riposo, quelle storte vogliono silenzio, quelle tristi cercano colori e quelle intime e casalinghe amano le zuppe... :-) Il mondo fuori può aspettare, urlasse e corresse, noi dentro una scodella nuotiamo serene e la nostra cucina ci può offrire quello di cui abbiamo bisogno... le castagne sono alleate preziose, in questo... l'autunno è tutt'intorno, anche senza uscire...

    RispondiElimina
  4. ecco, no, di aver voglia di rimaner a letto no, non capita mai neanche a me. ho sempre paura che non mi bastino le ore di una giornata per fare tutto que l che vorrei fare, tanto che se anche mi sveglio mezz'ora più tardi del normale mi innervosisco. in compenso ci sono delle sere che non importa quanto presto sia, sogno il letto e raggomitolarmi sotto le coperte è l'unica cosa che vorrei.
    in compenso sono comunque soggetta ad essere colpita dall'umore tetro, e una minestra così sarebbe davvero un ottimo comfort food! l'ho fatta anch'io simile e devo dire che anche i funghetti ci sarebbero stati proprio bene!

    RispondiElimina
  5. capisco questo sentiment e sai che ti dico? che l'altra sera ho preparato una zuppa simile alla tua ma non era così bella e sicuramente nemmeno buona quanto la tua quindi adesso la proverò! Un bacio

    RispondiElimina
  6. uuuh, se ho presente le sensazioni di cui parli!sono i momenti della brutturia!io è quasi tutta settimana che sono così...solo che a me i dolci non piacciono particolarmente così mi sfondo di poc-corn, tahine spalmato sul pane, olive...roba così insomma.ma la tua zuppa in una serata così uggiosa e fredda, potrebbe di sicuro tirarmi su il morale ( se me la cucinassi tu però ).
    non sei sola nei tuoi pensieri...
    un abbraccio

    RispondiElimina
  7. come ti capisco,dolcezza ;-). generalmente quando mi assale la voglia di schifezze o mi fiondo su frutta et similia oppure mi concedo senza remore al richiamo delle "sirene-torte". Il vero peccato è non concedersi ai peccati. Karin

    RispondiElimina
  8. Eccome se non le conosco quelle sensazioni, Katiuscia! Ma conosco anche quella soddisfazione di un piatto riuscito, che coccola e appaga, che rimette in sesto e conforta. Grandissimo piatto, mi piace davvero tanto. Sei stata superba!

    RispondiElimina
  9. Grazie ragazze!
    Sapendo che capita anche a voi, mi abbruttirò con meno sensi di colpa :D

    RispondiElimina
  10. Mi è successo giusto stamattina ho ritirato su la coperta e mi son rimessa a dormire!!! Ho decisamente bisogno della tua minestra, non è che me ne manderesti un piatto? ;-)

    RispondiElimina
  11. Che bonta!Un comfort food meraviglioso!
    Buona settimana,carissima!

    RispondiElimina
  12. stagionalissima proposta, entra dritta dritta nella top ten dei confort food da provare... prima o poi lo stomaco ricomincera' a collaborare con la mi famelica gooooolaaaaa!!!

    RispondiElimina