Quando ero solita passare il mio tempo libero sbirciando decine di blog ogni giorno, ci rimanevo sempre un po’ male quando vedevo che qualcheduno non era più aggiornato da molto tempo, senza un saluto o una spiegazione. Provavo la stessa sensazione che proverei ad entrare in una casa disabitata, ma con ancora i piatti della colazione sul tavolo e i cappotti appesi all’ingresso. Penso che sia la presenza dell’assenza a destabilizzarmi, quando la mancanza di qualcuno diventa talmente forte e invadente da essere palpabile. In questo lungo ed intenso anno mi è capitato di tanto in tanto di venire a vedere come stava questo mio angolino virtuale, ma il più delle volte chiudevo tutto velocemente per non provare quel senso di abbandono che mi rendeva immediatamente un po’ triste. Girovegando in cucina, quel raccoglitore di foto e parole così importante negli anni passati, era diventato lui stesso la presenza dell’assenza. La mia assenza, non solo in quanto blogger, forse proprio della persona che ero prima e che non tornerò più.
venerdì 29 aprile 2016
venerdì 22 maggio 2015
Un mese di te
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37 settimane |
Mi sono sentita spesso dire che i nove mesi della gravidanza servono alla mamma per prendere confidenza col nuovo ruolo che avrà, per iniziare a conoscere la persona che porta dentro di sé e per accogliere tutti i cambiamenti che inevitabilmente arriveranno. Ed è vero, nel corso delle mie 41 settimane ho imparato ad accettare le nausee che mi hanno piegata in due nei primi lunghissimi mesi, il mio corpo che non era più solo il mio -perché era nostro-, la pancia sempre un po’ più grossa, fino al punto che riuscire a girarsi nel letto era un’impresa titanica. Ho imparato a conoscere e riconoscere la mia bambina e i suoi movimenti con cui si è iniziata a fare sentire: delicati passaggi che mi sfioravano dentro e mi davano la prova concreta che qualcuno lì c’era davvero. Mi sono immaginata centinaia di volte nel ruolo di mamma, fino al punto da sentirmi davvero pronta per diventarlo, consapevole che il vero primo passo in questa direzione sarebbe avvenuto durante il parto... e così è stato.
venerdì 23 gennaio 2015
Ciambella con fichi secchi e noci
Cinque mesi senza pubblicare una ricetta, cinque mesi in cui tutto è cambiato e dove lo stesso cibo ha assunto una valenza differente nella mia vita. Proprio da questo punto di vista, il primo periodo della gravidanza è stato molto duro perché ho avuto due mesi ininterrotti di nausee e vomito, dove l’unica cosa che riuscivo a mangiare erano fette biscottate e pasta in bianco.
Ora le cose vanno decisamente meglio, mi è tornato un buon appetito (anche se ancora non tollero alcune cose che prima adoravo, coma aglio, cipolla e peperoni), ma comunque non passo molto tempo a sperimentare ai fornelli, in parte perché fisicamente mi stanco molto più facilmente rispetto a prima, e in parte perché ho voglia di fare altro. Probabilmente in previsione dei prossimi mesi in cui avrò davvero pochissimo tempo per me, mi piace trascorrere le giornate a guardare bei film, leggere libri, ascoltare musica, appisolarmi appena il mio corpo lo richiede. Mi prendo tempo per me stessa e cucino cose molto semplici, veloci e che richiedono poche pentole da sporcare :D
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