Quando ero solita passare il mio tempo libero sbirciando decine di blog ogni giorno, ci rimanevo sempre un po’ male quando vedevo che qualcheduno non era più aggiornato da molto tempo, senza un saluto o una spiegazione. Provavo la stessa sensazione che proverei ad entrare in una casa disabitata, ma con ancora i piatti della colazione sul tavolo e i cappotti appesi all’ingresso. Penso che sia la presenza dell’assenza a destabilizzarmi, quando la mancanza di qualcuno diventa talmente forte e invadente da essere palpabile. In questo lungo ed intenso anno mi è capitato di tanto in tanto di venire a vedere come stava questo mio angolino virtuale, ma il più delle volte chiudevo tutto velocemente per non provare quel senso di abbandono che mi rendeva immediatamente un po’ triste. Girovegando in cucina, quel raccoglitore di foto e parole così importante negli anni passati, era diventato lui stesso la presenza dell’assenza. La mia assenza, non solo in quanto blogger, forse proprio della persona che ero prima e che non tornerò più.